31 L'orto |
di Stefano Pissi | ||||
Libero. Finalmente Libero, nel mio nuovo orto. Un pezzo di terra in piano tutto da progettare, a mia immagine e somiglianza. Il primo passo è stato quello di toglierlo alla natura, quella primaria, spontanea, nella quale difficilmente riusciamo a trovarci un ordine e per questo facciamo tabula rasa di tutto per arrivare ad un punto zero, un ordine che ci dà pace. Un apparente disordine di arbusti e fiori, erbe spontanee e siepi naturali, da eliminare a brutto muso. Da li ripartiamo per riorganizzare il tutto, il nostro nuovo ordine da esibire. In pieno inverno allora tiro i solchi, dritti, linee di terra marroni annerite dalle strisciate di letame maturo, infine il rosario dei piselli messi in fila. In primavera le linee verzicano per lo spuntare delle foglioline, allora è il momento di rincalzarle terra, di eliminare le erbe indesiderate attorno, di sistemare le reti per farli rampicare e via e via fino ai frutti desiderati. E penso che, quando la mia natura di uomo che controlla cesserà di essere, ricomparirà subito la natura del disordine, ben organizzato, nonostante il nostro sforzo benevolo. A rinforzo cito il poeta, Giorgio Bàrberi Squarotti:
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